Campello sul Clitunno

Borgo Campello - Borgo Rovero di Champeaux - PG

vista sulla Valle dal Borgo
vista sulla Valle dal Borgo
vista dal belvedere del Castello sulla Valle Spoletina
vista dal belvedere del Castello sulla Valle Spoletina
Notturno sulla Valle
Notturno sulla Valle

Decantato già in tempi antichi da Ovidio e più recenti da Carducci – nella sua ode “Alle Fonti del Clitunno” – Campello è immerso nel cuore dell’Umbria. Il luogo non delude le aspettative sia per i suoi magnifici paesaggi che per il patrimonio culturale.

Il Castello di Campello – costruito da Rovero di Champeaux (italianizzato Campello), Barone di Francia, nel 925 d.C. – è il rifugio perfetto per tutti coloro che vogliono allontanarsi dalla vita frenetica, dal caos e dallo smog cittadino. Distrutto da un incendio nel XIV secolo, fu ampliato nello stesso secolo così come lo vediamo oggi.

I pozzi d’acqua ed i forni in comune, la piccola chiesetta e il profumo d’antico conferiscono all’ambientazione un’atmosfera magica. Gli archi, le finestre e le piccole torri appartenenti alle case costruite fuori le mura – tutte perfettamente conservate – mantengono il caratteristico e originale aspetto tipico di un castello.

All’interno del Castello, in dimore costruite dall’XI al XV secolo, ricostruite e ristrutturate, si trova il Relais Borgo Campello. Ideale per trascorrere una vacanza all’insegna del relax e della natura, il Relais Borgo Campello vuole conservare e tramandare alle generazioni future il patrimonio culturale e ambientale locale sconosciuto ai più.

 

L’area naturale delle Fonti del Clitunno è l’area regina dei dintorni del Borgo.

Oltre al già citato Castello di Campello Alto (dove è situato il Relais Borgo Campello), vi sono il Castello di Pissignano, il Castello di Acera e il Castello di Agliano.

 

Il Borgo si trova inoltre lungo il Cammino di San Francesco e la Via Francigena.

 

La struttura è favolosamente tenuta e conservata dalla Sig.ra Daniela Di Fabio e dal marito che la curano nei particolari dando alla struttura un sapore antico Mediovale

Spoleto ( Umbria)

Spoleto si trova all'estremità meridionale della Valle Umbra, una vasta pianura alluvionale generata in epoca preistorica dalla presenza di un vasto lago, il lacus Umber, prosciugato definitivamente nel Medioevo, dopo il suo impaludamento, con delle opere di bonifica. a di Spoleto.La città si è sviluppata sul colle Sant'Elia, un basso promontorio collinare alle falde del Monteluco, nei pressi del fiume Clitunno e più in basso fino alle rive del torrente Tessino; ad est è contornata dai monti che delimitano la Valnerina. 

Spoleto presenta due cinte murarie urbiche:

le "mura ciclopiche": prima cinta muraria urbica sorta in epoca umbra e successivamente assorbita e manutenuta in epoca romana; di andamento poligonale, è costituita da enormi blocchi di pietra squadrati, posti a secco, e racchiudeva l'agglomerato urbano precedente allo sviluppo medievale; l'estensione della cinta era molto più contenuta di quella medievale. Un esteso tratto di questo primo impianto è ancora oggi visibile in via Leoncilli, dove è visibile pure il rudere di una torre appartenuta alla cinta. Altri tratti sono visibili presso il giro della rocca, mentre altri sono stati riportati alla luce negli anni 2000 a seguito dei lavori della mobilità alternativa in corrispondenza dell'uscita del percorso meccanizzato sotterraneo Spoletosfera-Teatro Romano;

le mura medievali: la seconda cinta fu realizzata a seguito del grande sviluppo medievale della città ed alla formazione di borgate lungo le vie di accesso della città (Flaminia e Nursina). Proprio da questa seconda opera civile si evince lo sviluppo prevalentemente medievale e la grandezza della città dell'antichità: la cinta muraria in questione è a tutti gli effetti un'anomalia urbanistica difficilmente riscontrabile in altri impianti della stessa epoca in quanto le mura presentano uno dei più lunghi tratti rettilinei costruiti in epoca medievale (il tratto misura più di 1 km, è collocato nella zona più bassa e pianeggiante della città ed oggi risulta correre parallelamente a via Martiri della Resistenza).

Durante il ventennio fascista alcuni tratti delle mura medievali furono demoliti per consentire la costruzione di altre opere. Il tratto delle mura medievali più scosceso ed impervio è stato recuperato e restaurato durante la realizzazione del percorso meccanizzato Ponzianina-Rocca in ambito dei lavori di attuazione del progetto mobilità alternativa nel 2010.

Il Bosco sacro del Monteluco, una lecceta secolare che ricopre i pendii e la sommità del monte, attraversata da numerosi sentieri escursionistici che partendo dal ponte delle Torri raggiungono numerose località di interesse storico e naturalistico. All'interno della foresta si trovano diversi eremi, ormai inglobati in ville private, fondati dal movimento eremitico avviato da Sant'Isacco di Monteluco intorno all'anno 528; alla sommità del Monteluco sorge il santuario francescano del XII secolo. La frase di san Francesco d'Assisi,Nihil jucundius vidi valle mea spoletana, in riferimento alla valle umbra, è riportata su una lapide posta al Belvedere.

Passeggiata panoramica del "giro della Rocca", che circonda la sommità del colle Sant'Elia, su cui sorge la Rocca Albornoziana.

Il "giro dei Condotti", è un sentiero naturalistico che costeggia le ripide pendici del Monteluco a quota 440 m e con andamento pianeggiante raggiunge l'ex monastero di Santa Maria inter Angelos (localmente detti Le Palazze), per poi ridiscendere nella parte bassa della città. Offre eccezionali scorci panoramici verso Spoleto e la valle spoletana, fino a Trevi, Spello, Assisi, Perugia, il Subasio, Montefalco.

(fonte Wikipedia)

Dai tetti di Spoleto
Dai tetti di Spoleto

Sicilia

Scorci di Modica e dintorni

E' situata nell'area meridionale dei Monti Iblei ed è divisa in due originali aree: Modica Alta, le cui costruzioni quasi scalano le rocce della montagna, e Modica Bassa, giù nella valle, dove un tempo scorrevano i due fiumi Ianni Mauro e Pozzo dei Pruni, poi ricoperti a causa delle numerosi alluvioni, e dove è ora situato il Corso Umberto, principali strada e sito storico della città.

 Il Comune di Modica gode di un vastissimo territorio comunale sviluppato in senso longitudinale, che partendo dalle pendici dei Monti Iblei, con un'altezza sul livello del mare compresa fra i 500 ed i 550 metri, nei pressi dei comuni montani diGiarratana, Monterosso Almo e Palazzolo Acreide, degrada lentamente fino alla costa che si affaccia sul Canale di Sicilia, con le sue due frazioni marinare di Maganuco e Marina di Modica. Il punto più alto del centro urbano, con i suoi 449 m s.l.m., corrisponde al campanile della chiesa di San Giovanni Evangelista a Modica Alta, mentre la sede comunale, a Modica Bassa, si trova a 296 m. di altezza sul livello del mare.

Modica -clicca sull'Immagine per ingrandire
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Sardegna

scorci Marini nella zona di Palau

Si trova sulla costa settentrionale della Sardegna, nelle vicinanze della famosa Costa Smeralda, in Gallura, e costituisce il porto di accesso per l'arcipelago di La Maddalena.

Sulla costa, da un'estremità all'altra del paese, si susseguono le spiagge alternate a tratti di costa granitica: in corrispondenza del paese, nell'entrata principale venendo da Olbia si trovano rispettivamente le seguenti spiagge: la "Sciumara", seguita subito dopo da una grande costa rocciosa di "Acapulco" ed a seguire le spiaggette di Porto faro, attaccate alla pineta ed alla spiaggia di "Palau Vecchio". Dopo il porto, e quindi nell'altra metà del paese, troviamo la spiaggia dell'"Isolotto" spezzata per metà da un'altra grande pineta. Partendo dalla penisola di Coluccia, si trova la spiaggia enorme dell'Isuledda, un lembo di terra sabbiosa spezzato dalla foce del fiume Liscia, di circa 2 chilometri seguito dalla penisoletta omonima. Tutte le spiagge sono folte di vegetazione tipica della macchia mediterranea come L'olivastro, il pino marittimo, il finocchio marino, il mirto, la ginestra, il rosmarino, ilfinocchietto, la lavanda, il corbezzolo, il lentischio, il cisto marino, l'elicriso, ecc.

Panoramica -clicca sull'Immagine per ingrandire
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